copertina libro aliseo che cammina controventoAliseo che cammina controvento
Autore: Claudio Bianchi e Danilo Reschigna ISBN: 978-88-89727-60-7 Pagine: 136
ExCogita editore - Milano, 2008

Ogni società ha sviluppato la propria cultura del bello affiancata ad un pari criterio per il brutto, e spesso la bruttezza è collegata alla malattia o all'infermità. Aristotele ricorda che un uomo non può essere coraggioso. Ciò nonostante nella mitologia greca e mesoamericana gli dei raccapriccianti e deformi rappresentavano per i nativi consistenti valori positivi. Aliseo Gambalunga, affetto da tetraparesi spastica, lavora senza eccessivo entusiasmo in un ufficio commerciale. Il suo compito principale è stampare fotocopie, ma il ragazzo ha un sogno proibito: vorrebbe essere ballerino alla Scala di Milano. Dice di sé "…sono umano, troppo umano…" Il suo collega, Adone Celeste, non vive volentieri la mansione di tutor che gli è stata affdata dalla direzione. Adone è fisicamente normodotato, ma la vita professionale e sentimentale gli riservano amarezza e depressione. Chi tra loro è il vero disabile?

Claudio Bianchi nasce abita vive lavora pensa e scrive a Milano. Ipotizza di aver maturato esperienza manageriale quale dirigente presso aziende multinazionali. Ha pubblicato il romanzo "Icaro nella mente" (2005) e ha partecipato con successo a concorsi editoriali. Danilo Reschigna ha pubblicato il libro di racconti e stati d'animo "Con/fusioni"(2002). La disabilità non impedisce a Danilo di sentirsi un piccolo dio e di esibirsi in scena con grande vitalità.

Anffas Onlus ha deciso di promuovere questo libro in occasione della ricorrenza del suo cinquantennale.

Queste le motivazioni:

"Aliseo cammina contro vento" è una meravigliosa e particolare testimonianza sulla "vita", la vita, come nel libro è giustamente evidenziato, di una PERSONA prima di tutto che, tra le tante caratteristiche che la contraddistinguono ha anche quella di trovarsi in una condizione di disabilità.
La disabilità, come chiaramente emerge anche nel libro, non è, infatti una caratteristica che "descrive" l'essere di una persona ma, citando quanto espresso dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, "una condizione di salute in un ambiente sfavorevole", che può essere quindi anche "superata" con adeguati supporti e sostegni.
Il più profondo essere di una persona, con tutte le sue multiformi sfaccettature, va ben oltre questa condizione, lo sappiamo molto bene noi genitori e familiari di persone con disabilità e speriamo che questa storia possa essere un'ulteriore occasione per far arrivare a tutti questo importante messaggio.

Roberto Speziale - Presidente Nazionale Anffas Onlus

Ho appena parlato con Danilo Raschigna, uno degli autori di "Aliseo cammina contro vento", il libro che Angelo Fasani ci ha proposto di promuovere. L'ho chiamato perché ho letto il libro e vi ho trovato tanti pensieri, considerazioni, affermazioni che condivido pienamente sia dalla parte dell'handicappato, come Aliseo usa definirsi, sia dalla parte di Adone, cioè colui che, suo malgrado, per lo meno all'inizio, ha a che fare con l'handicappato.
Da una parte c'è, al di là della trama che appare solo una "scusa" per la narrazione, un mondo interiore assai pieno messo, oserei dire, spietatamente a nudo e la strumentalizzazione dell'handicap attuata dallo stesso Aliseo …forse coccolato dal … handicap…che spesso e volentieri utilizzavo per continuare ad essere vittima…seguitare ad essere egoisticamente servito e da tutti riverito con compassione.
Dall'altra c'è la fatica reale di chi deve relazionarsi con l'handicappato con tutti i dubbi, le paure, i condizionamenti culturali di chi è normodotato e riesce a superare i falsi pietismi e a dire con semplicità e sincerità non comuni …caro Aliseo, l'handicap è un problema per chi ce l'ha, ma anche per chi se lo trova davanti…, perché, come ha ben chiaro Aliseo, …tutte queste persone, e la loro patetica realtà attiravano la mia solidarietà e il mio rispetto, ma non nego, e profondamente me ne vergogno, che al primo approccio insorgeva in me un certo disgusto e un senso di fastidio… eppure dovrei capire, perché io stesso ho avuto verso il mio corpo un lungo periodo di negazione...
Questo libro narra la difficoltà che provano due persone che si incontrano, e l'ambiente di lavoro è solo uno dei possibili contesti della relazione, e riescono a sfondare il potente schermo della disabilità per scoprire la ricchezza, o la povertà, interiore di ogni persona. Aliseo è ben consapevole di come l'handicap condizioni i rapporti umani ..il mio handicap è un fatto evidente, ed ogni creatura che entra in contatto con me, lo considera come principale elemento di valutazione, un fattore condizionante per ogni scelta ed ogni occasione…mentre io vorrei essere stimato per le qualità spirituali che ritengo di possedere…maledetto handicap che non mi permette di essere accettato per quello che realmente mi sento di essere. Io sono quello che sono dentro l'anima, e non quello che appare in superficie…Adone, da parte sua, ha elaborato che…si può essere presuntuosi, insofferenti, antipatici, si possono avere montagne di difetti a prescindere dall'essere zoppi… Ed è grazie a queste verità che, a mio avviso, si stabilisce tra i due un rapporto vero.
In questo racconto ho ritrovato tanti pensieri e riflessioni che personalmente ho più volte elaborato, sia sperimentandomi nella mia veste di normodotata che ha delle difficoltà a confrontarsi con qualche persona disabile, sia cercando di immedesimarmi in ciò che può provare, per esempio, mio figlio in determinate situazioni, pur sapendo perfettamente che, per quanto mi sforzi capire non riuscirò mai a comprendere fino in fondo cosa sente lui.
E' vero che Aliseo ha una disabilità solo fisica, se così si può dire, ma io credo che tutte le persone, anche quelle con disabilità intellettiva quindi, abbiano racchiuso dentro di loro un più o meno ricco mondo emotivo, ma che, talvolta, non abbiano la forza, o il coraggio, o, forse, le opportunità per farlo emergere, anche perché, spesso noi genitori siamo i primi a non riconoscere ai nostri figli questo tesoro e non li aiutiamo, anzi ne ostacoliamo la sua manifestazione.
Ho sentito il desiderio di contattare telefonicamente uno degli autori, volevo capire cosa avessero a che fare loro con la disabilità, mi sembrava impossibile che persone "normali" potessero descrivere con tanta precisione e chiarezza sentimenti, stati d'animo e riflessioni che difficilmente chi non è "dentro" o, comunque, molto vicino alla disabilità può provare o riuscire ad elaborare.
La scelta è caduta su Danilo, l'attore, che ha dissolto immediatamente i miei dubbi, lui è handicappato, così si è definito.
"Aliseo cammina contro vento" mi è proprio piaciuto e ritengo opportuno promuoverlo in qualunque modo noi possiamo promuoverlo, e non solo all'interno della nostra associazione, ma anche all'esterno, tra i "normali". La ritengo una lettura istruttiva, oltre che piacevole e provocatoria, può offrire a chiunque la legga notevoli spunti di riflessione.

Elisa Barazzutti - Consigliere Nazionale Anffas Onlus con delega alla comunicazione e immagine