Fonte Press-In / Redattore Sociale - È una bocciatura secca quella che arriva dalla Fish* Veneto rispetto alla delibera regionale che destina le prestazioni e i servizi domiciliari per non autosufficienza e disabilità ai Lea. Annunciato dal governatore Luca Zaia e dall'assessore Remo Sernagiotto come una "rivoluzione culturale", il provvedimento dello scorso 3 maggio "conferma quanto era stato già deciso a dicembre - commentano dall'ufficio di presidenza Antonino Russo, Lilia Manganaro** e Flavio Savoldi -: in Veneto proseguirà il taglio generalizzato dei servizi destinati alle persone con disabilità e non autosufficienti".

"La nuova deliberazione si propone un solo obiettivo - è l'accusa della Fish -: la riduzione dei costi sociosanitari-assistenziali a fronte di un aumento significativo del numero di persone che necessitano di tali interventi. Le ricadute sulle persone saranno pesanti".

E i tre referenti incalzano: "I piani personalizzati di assistenza subiranno una drastica riduzione, i servizi diurni non verranno incrementati, le liste d'attesa esploderanno, le comunità alloggio e residenziali restano senza le risorse necessarie, le famiglie verranno chiamate a concorrere alle spese dei servizi. Sulla fascia più in difficoltà della popolazione del Veneto viene scaricato il costo della crisi, degli sprechi, della disorganizzazione sanitaria".

Per Sernagiotto niente sconti: " Sta distruggendo quello che di positivo era stato realizzato nella nostra regione".

Il commento è amaro: "Altro che svolta in direzione della domiciliarità, altro che diritti e prestazioni garantite, è la prosecuzione premeditata e mascherata della politica dei tagli che non rispetta i diritti umani, eroga miseri contributi economici alle persone con disabilità e abbandona al proprio destino coloro che si trovano in condizione di gravità e non hanno neppure sufficienti mezzi economici per vivere".

Quindi, l'appello alla V Commissione di non dare parere positivo e di chiedere alla giunta di ritirare la delibera "per favorire l'apertura di un confronto con le parti sociali – che fino ad oggi non c'è stato – allo scopo di evitare i da nni irreparabili derivanti dalla sua attuazione".

*Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap cui Anffas Onlus aderisce

**Membro del Consiglio Direttivo di Anffas Onlus Nazionale

23 maggio 2013