emergenzaComunicato stampa di Anffas Onlus Lombardia

Persone uguali alle altre, con gli stessi diritti. Anffas Lombardia chiede ai candidati alla presidenza in Lombardia una seria assunzione di responsabilità ed impegno per costruire politiche regionali che puntino all'inclusione sociale.

Anffas Lombardia, associazione aderente a LEDHA, conosce bene le condizioni che possono favorire o limitare la vita delle persone con disabilità intellettive e/o relazionali. Per questa ragione agisce e vigila affinchè non vengano violati i loro diritti umani e civili, respingendo le molte forme di discriminazioni che determinano esclusione sociale ed emarginazione.

Di seguito il comunicato

Dai candidati Presidente della Regione Lombardia ci aspettiamo un ascolto sincero ed una seria assunzione di responsabilità ed impegno per costruire politiche regionali che puntino all'inclusione sociale.

Queste le politiche che ci piacciono:

1."I diritti della persona non sono divisibili"- promuovere la piena integrazione delle politiche regionali, a partire da quelle sanitarie e sociali, finalizzate al benessere globale della persona. Rafforzare il finanziamento degli interventi e dei servizi sociali, anche tramite un maggiore apporto di risorse dal fondo sanitario regionale

2."A ciascuno il suo progetto di vita " - il processo di "presa in carico" è il perno delle politiche a favore delle persone con disabilità, che va formulato in base ai loro bisogni individuali, alle loro aspirazioni e per promuoverne l'emancipazione familiare e sociale

3."Niente su di noi senza di noi" - le scelte che riguardano le persone con disabilità devono essere prese insieme a loro e a chi le rappresenta (famiglia, amministratore di sostegno, associazioni)

4."Agire subito" - diagnosi e interventi precoci per i bambini e le bambine con disabilità devono diventare gli ingredienti principali di un sistema sanitario, sociale e sociosanitario che guarda al futuro. Intervenire prima significa intervenire meno domani. Basta con le vergognose liste d'attesa. Spendiamo di più e meglio le risorse a favore dell'infanzia, nel rispetto dell'interesse superiore del bambino (art. 3 convenzione onu diritti dell'infanzia)

5."Meno assistenza + lavoro = maggiore inclusione sociale" - investire per creare opportunità di lavoro significa avere cittadini con pari diritti, ma anche con pari doveri. Molte persone con disabilità possono lavorare e partecipare da protagonisti allo sviluppo economico e sociale della lombardia

6."Servizi: più accessibilità, più qualità, meno burocrazia" - la qualità dei servizi domiciliari, diurni e residenziali rivolti alle persone con disabilità non coincide sempre con il rispetto formale delle regole, molte delle quali asfissianti e poco funzionali. Chi investe sul proprio lavoro per promuovere l'inclusione sociale deve essere sostenuto e premiato, rispetto a chi continua a gestire i servizi con logiche puramente assistenziali.

5 febbraio 2013