moduloIl messaggio di Ban ki-moon, Segretario generale delle Nazioni Unite

Fonte www.superando.it - «In questo 2011 - ha scritto il segretario generale delle Nazioni Unite Ban ki-moon, nel suo messaggio diffuso in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti Umani del 10 dicembre - nuovi processi di democratizzazione sono stati avviati, sono stati fatti passi avanti sulla responsabilità per i crimini di guerra e contro l'umanità e si è raggiunta una nuova e maggiore consapevolezza dei Diritti Umani. In vista delle nuove sfide che ci attendono, seguiamo dunque l'esempio degli attivisti per i Diritti Umani, facendoci guidare dal carattere forte e sempre attuale della Dichiarazione Universale e facendo tutto il possibile affinché vengano accolti e riconosciuti gli ideali e aspirazioni a favore di ogni cultura e ogni persona».

I Diritti Umani appartengono a ciascuno di noi senza eccezioni, ma se non li conosciamo, se non pretendiamo che vengano rispettati e se non difendiamo il nostro diritto - e quello degli altri - ad esercitarli, rimarranno solo parole vuote in un documento scritto decine di anni fa.

Per questo, con la Giornata Internazionale dei Diritti Umani non ne celebriamo soltanto l'adozione, ma ne riconosciamo anche l'importanza e l'attualità. L'importanza dei Diritti Umani è stata più volte sottolineata in questo 2011. In ogni parte del mondo le persone si sono mobilitate chiedendo giustizia, dignità, uguaglianza e piena partecipazione, tutti princìpi custoditi nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Molti di questi attivisti hanno continuato a manifestare in modo pacifico, nonostante siano stati più volte oggetto di violente repressioni.

In alcuni Paesi, poi, la lotta continua, mentre in altri si è arrivati a importanti concessioni o alla caduta di regimi autoritari che hanno fatto prevalere le ragioni del popolo. Molte delle persone alla ricerca di legittimazione per le loro aspirazioni si sono ritrovate attraverso i social media. Sono passati dunque i tempi nei quali i governi dispotici potevano controllare interamente il flusso di informazioni. Oggi, osservando il rispetto dei diritti di libertà, di riunione e di espressione, i governi non possono soffocare il dibattito pubblico ed eventuali critiche, bloccando l'accesso a internet e ai vari social media. Sappiamo bene che continua ad esserci troppa repressione nel mondo, troppa impunità e troppe persone per le quali i Diritti Umani non sono ancora divenuti realtà.

Pertanto, alla fine di un anno che è stato straordinario per i Diritti Umani, traiamo forza dagli obiettivi raggiunti finora: nuovi processi di democratizzazione sono stati avviati, sono stati fatti passi avanti sulla responsabilità per i crimini di guerra e contro l'umanità e si è raggiunta una nuova e maggiore consapevolezza dei Diritti Umani. In vista delle nuove sfide che ci attendono, seguiamo dunque l'esempio degli attivisti per i Diritti Umani, facendoci guidare dal carattere forte e sempre attuale della Dichiarazione Universale e facendo tutto il possibile affinché vengano accolti e riconosciuti gli ideali e aspirazioni a favore di ogni cultura e ogni persona.

* Messaggio diffuso in occasione della Giornata delle Nazioni Unite del 24 ottobre 2011. Traduzione e adattamento a cura di Chiara Elsa Odelli del Centro Regionale di Informazione delle Nazioni Unite (UNRIC) per l'Europa Occidentale - Zona di Italia, San Marino, Malta e Santa Sede.

13 dicembre 2011