L' Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato la Classificazione del Funzionamento, della disabilità e della salute - da applicare ai bambini ed agli adolescenti (ICF-CY) , prima classificazione derivata direttamente dall'ICF (Classificazione del Funzionamento, della disabilità e della Salute) approvata dall'OMS nel 2001.

Lo comunica, in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dell'Infanzia (20 Novembre) la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Besta e l' IRCCS "E.Medea" - La nostra famiglia .

Nel mondo, sia nei paesi più coinvolti che in quelli in via di sviluppo, i diritti dei bambini e soprattutto dei bambini con disabilità, possono essere - e spesso sono - calpestati in vari modi: mancanza di cure, abbandono, sfruttamento, discriminazione e mancato accesso ai servizi ed all'assistenza.

L'ICF-CY fornisce un linguaggio comune per la definizione dei bisogni dei bambini e delle barriere ambientali che essi incontrano. Sino ad oggi, infatti, ogni Nazione applicava parametri diversi anche per classificare le stesse disabilità, con il risultato di risposte e soluzioni non omogenee e non adeguate alle singole persone.

L'ICF-CY potrà essere utilizzata, insieme alla classificazione delle malattie ICD-10 e ad altre di tipo diagnostico, per chiarire gli aspetti funzionali di malattie croniche e disabilità in neonati, bambini e adolescenti.

A questo proposito i risultati della sperimentazione sul campo e le applicazioni della ricerca su ICF e bambini con disabilità hanno evidenziato la capacità di questa classificazione di cogliere i molteplici aspetti della crescita e dello sviluppo dei bambini nelle varie età, nelle più diverse condizioni di salute e nei Paesi più diversi. Per questo è di fondamentale importanza riconoscere una definizione comune dei bisogni dei bambini e delle barriere ambientali che essi incontrano, con l'obiettivo di evidenziare e di rispettare il loro diritto a ricevere protezione, accesso alle cure, istruzione e servizi.

Lo sviluppo dell'ICF-CY è avvenuto nell'arco di 5 anni di ricerche ed è stato organizzato e coordinato da un gruppo di lavoro dell'OMS composto da Rune J. Simeonsson, Eva Bjork Akesson, Huib Ten Napel, Judith Hollenweger, Don Lollar e Matilde Leonardi e Andrea Martinuzzi rispettivamente della Fondazione IRCCS Istituto neurologico "Besta" di Milano e dell' IRCCS "E. Medea" - La Nostra Famiglia, Polo Veneto . Il tutto in collaborazione con professionisti, genitori, funzionari governativi e ong di 18 Paesi in tutti i continenti (Australia, Brasile, Cina, Egitto, Germania, Italia, Giappone, Kuwait, Macedonia, Messico, Russia, Sudan, Sud Africa, Svizzera, Svezia, Tailandia, USA e Zambia).

Il risultato raggiunto, frutto quindi di un lungo lavoro di ricerca e coordinamento è stato finanziato dal National center on birth defects and developmental disabilities (Centro nazionale per i difetti della nascita e le anomalie dello sviluppo) del Center for disease control and prevention (Cdc, Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie) , Usa.

Secondo Matilde Leonardi , neurologa responsabile del Gruppo di ricerca HEADNET della direzione Scientica dell'Istituto Neurologico Besta , "Vi è un grande interesse in campo internazionale nei confronti delle prospettive offerte dall'ICF - CY e particolarmente significativo è il potenziale insito nel suo impiego in settori, sistemi e servizi che riguardano le politiche e che fino ad ora non disponevano di un adeguato strumento di classificazione".

Per Andrea Martinuzzi , primario dell'IRCCS Medea , "il welfare, il sistema legale, la salute pubblica e la pubblica istruzione, che forniscono servizi e assistenza ai bambini, disporranno per la prima volta di un sistema di classificazione direttamente applicabile ai loro ambiti di lavoro, capace di offrire una terminologia standard condivisibile in contesti e discipline diversi ".

La presentazione dell'ICF-CY avverrà a Venezia il 25 e 26 Ottobre 2007 durante una Conferenza Mondiale di lancio dello strumento OMS che vede l'Italia, con il supporto della Regione Veneto, promotrice di un nuovo approccio in cui si possa progettare per il bambino un ambiente senza barriere ed in cui i suoi diritti siano rispettati.