Fonte comunicato stampa Anffas Crema - Torte, pizze, palloncini e buonumore. È stata una giornata di festa, quella di oggi, in casa Anffas. L’associazione nazionale spegne 64 candeline. La sede di Crema non ha perso l’occasione per festeggiare un traguardo così importante. I momenti gioiosi hanno preso il via al Servizio diurno alternativo e ai centri socioeducativi di santo Stefano e delle Villette, per continuare nel pomeriggio presso la sede di viale santa Maria, dove si sono ritrovati gli ospiti di Casa Anffas, di Io abito e gli utenti della piscina Kered’Onda. Ad attenderli, su un tavolo rigorosamente blu con i palloncini in tinta, tre buonissime torte. La presidente di Anffas Crema aps Daniela Martinenghi ha ricordato “il prezioso impegno di Anffas nella difesa quotidiana dei diritti delle persone con disabilità. Facciamo tanti auguri all’associazione nazionale di cui facciamo parte. A Crema la sede è nata nel 1971, da poco abbiamo compiuto 50 anni, ma ci mettiamo lo stesso impegno, la stessa determinazione, perché guardiamo insieme nella stessa direzione”.

Dobbiamo continuare su questa strada” ha detto ai tanti giovani con disabilità presenti. “E anche voi non dovete mai smettere di lottare per difendere i vostri diritti. Per far capire che ciascuno deve poter essere la bella ed importante persona che è. Perché ciascuno di noi ha valore. Allora, continuiamo insieme, in questa bella famiglia allargata che è l’Anffas, perché ciascuno di noi possa essere felice”. Ai festeggiamenti era presente anche il presidente di Fondazione Alba Paolo Marchesi: “per del tempo ho vissuto la storia di Anffas grazie all’impegno di mia mamma, fondatrice della sede cremasca. Ora sono fiero di vivere questo cammino verso l’inclusione con una realtà così consolidata e che guarda al futuro con ottimismo, a partire dall’idea che si debbano valorizzare le peculiarità di tutti”.

Archiviato il momento istituzionale, la festa è entrata nel vivo con la tombola. “Abitualmente questa è l’attività ludica che proponiamo il lunedì agli ospiti di Casa Anffas. Oggi abbiamo voluto condividerla con gli ospiti di Io abito e gli amici della piscina, grazie al sempre prezioso aiuto dei volontari”. Come spiegano la coordinatrice di casa Anffas Floriana Riboli e la coordinatrice dei volontari Miriam Zucchetti: “l’attività dei volontari è preziosa ed è ripresa a pieno ritmo solo dallo scorso 28 febbraio, dopo lo stop imposto dalla pandemia. Ora siamo alla ricerca di nuove persone che vogliano unirsi a noi”. L’esperienza intende “valorizzare ogni persona che decide di mettersi a disposizione della nostra associazione inserendola in attività di supporto educativo conformi alle inclinazioni di ciascuno. Perché quando il volontario sta bene dà il meglio di sé”. E intorno al tavolo si è visto: si respirava felicità. Non solo per merito delle (buonissime) torte