Fonte www.superando.it - «Operante sul territorio nazionale con quarantanove punti vendita, riconosciuta per l’impegno e i risultati nell’àmbito della tutela e sostenibilità sociale e ambientale, Leroy Merlin, a fronte della situazione creatasi con il Covid-19, attiva un progetto di ulteriore attenzione verso le persone svantaggiate, in un’ottica win-win [qualcosa che vede “soli vincitori” in una determinata situazione, N.d.R.]. A fronte di questo progetto, l’idea è di coniugare la visione aziendale con la responsabilità sociale d’impresa, costruendo le basi per un modello d’integrazione al lavoro di persone con disabilità che possa essere replicato all’interno della propria realtà ed essere di esempio per il mondo imprenditoriale»: lo si legge nella presentazione del progetto denominato FormidAbililanciato dalla nota catena Leroy Merlin, operante nella grande distribuzione e specializzata in bricolage, edilizia, giardinaggio, decorazione e arredo bagno, che prevede l’inserimento lavorativo di persone con disabilità intellettive.

Si tratta di un progetto nato dalla pandemia, cioè come risposta al nuovo assetto organizzativo nei centri di distribuzione, che prevede un nuovo profilo professionale, addetti/e all’accoglienza del cliente che possano appunto accoglierlo offrendo un servizio specifico in merito alle disposizioni riguardanti la salvaguardia della salute di ogni persona: istruzioni e corretta applicazione delle procedure, indicazioni di percorso. Questa, infatti, è stata l’idea originaria, ampliatasi poi con l’intento di inserire, a seconda delle necessità dei vari negozi, profili diversificati di persone con disabilità in base alle specifiche esigenze dei singoli store.

In questa procedura, Leroy Merlin, oltreché dalle organizzazioni ANGSA Lazio (Associazione Nazionale Genitori Persone con Autismo) e AIPD (Associazione Italiana Persone Down), è stata affiancata dalla Società Abile Job, impegnata proprio nell’inserimento lavorativo di persone con disabilità, e dall’impresa benefit (RI)GENERIAMO, «nata per generare nuove economie rigenerando persone, prodotti, perimetri, in un’ottica inclusiva e imprenditoriale».

«Le persone con disabilità intellettiva – sottolinea Stefania Stellino, presidente dell’ANGSA Lazio (Associazione Nazionale Genitori Persone con Autismo) – sono ancora percepite come difficilmente inseribili in un contesto lavorativo, percezione spesso infondata, anche a causa di una non-conoscenza della disabilità. Questo progetto, dunque, è al tempo stesso innovativo, perché prevede un processo che coinvolge l’impresa nel suo complesso, in sinergia con realtà competenti e specifiche nell’àmbito della disabilità intellettiva, operando in un’ottica di crescita culturale e di responsabilità sociale; e anche sfidantepoiché l’obiettivo è quello di inserire persone con disabilità in ogni centro vendita a livello nazionale e con la prospettiva di generare un modello strutturato, sostenibile e replicabile».

FormidAbili, dunque, prevede una prima “fase pilota” a Torino e Roma, per poi essere esteso gradualmente sull’intero territorio nazionale. A tal proposito, presso i vari punti vendita coinvolti si è provveduto ad una fase formativa, per fornire un’adeguata conoscenza sulla disabilità intellettiva e definire/individuare i tutor interni ad ogni singolo negozio. Si è passati quindi ai sopralluoghi nei punti vendita stessa, insieme ai referenti delle Associazioni, dando vita anche a un incontro, un paio di settimane fa, tra Riccardo De Carolis, direttore del punto vendita Leroy Merlin del Centro Commerciale Porta di Roma, Barbara Massucci dell’ANGSA Lazio e Vincenzo Fanelli dell’AIPD, per verificare le condizioni di inserimento e quelle ambientali, definendo i possibili ruoli e le mansioni.
«L’accoglienza – riferiscono è stata molto cordiale, sono state illustrate nel dettaglio le mansioni previste per il personale che verrà inserito e visitate le aree che verranno condivise. Ringraziamo dunque Riccardo De Carolis che, con particolare sensibilità, ha sottolineato l’importanza di questo progetto per tutta l’azienda, ricordando come tutto il personale interno sia stato formato da specialisti preparati, in base alla prima fase dell’iniziativa».

Ogni punto vendita, naturalmente, ha esigenze diverse e quindi le mansioni possono variare per ciascuno di essi. Nel caso specifico di quello a Porta di Roma, la persona che verrà individuata avrà il compito di collaborare nel riassortimento dei prodotti degli stand disposti all’inizio di ogni corsia, con il supporto da parte di un apposito job coach, che faciliterà l’inclusione nel contesto lavorativo.

«Ora – concludono dall’ANGSA Lazio – ci troviamo nella fase di ricerca e selezione dei candidati cosiddetti “a medio/alto funzionamento”. Da parte nostra abbiamo invitato gli associati ad inviarci le possibili candidature. Al termine dei colloqui di selezione l’azienda identificherà le figure ritenute in linea con il progetto, che verranno inizialmente assunte in qualità di tirocinanti e coinvolte in una formazione in aula, per rinforzare le competenze richieste dal ruolo. Durante la formazione è previsto anche l’incontro con i tutor aziendali, per rassicurare le persone che, attraverso la conoscenza diretta, potranno vivere con meno ansia l’inizio del tirocinio. Le figure dei tutor aziendali rivestiranno un ruolo fondamentale per la riuscita del progetto: essi saranno infatti i punti di riferimento delle persone inserite e quindi dovranno ricevere quante più informazioni possibili su ognuna di esse, in modo da svolgere il proprio compito al meglio e risultare efficaci nell’affiancamento. Un ulteriore loro compito molto importante sarà quello di confrontarsi con i referenti di Leroy Merlin, tramite una relazione periodica, per verificare e migliorare l’inserimento dei neodipendenti».
«A questo punto – è l’augurio di Stefania Stellino – speriamo che anche altre grandi aziende, e non solo, possano seguire l’esempio di questo progetto». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@angsalazio.org