Fonte Forum Terzo Settore/Buone Notizie del Corriere della Sera - Cara Elisabetta, fare tesoro dell'esperienza maturata durante l'emergenza Covid, rafforzare il Terzo settore e le politiche di protezione sociale nazionale: è questo il nostro messaggio al Governo alla vigilia della ripartenza di settembre. Crediamo che ci siano delle priorità evidenti dalle quali partire per progettare un Paese che rinasca nella fase post pandemica più solidale, più coeso, sorretto da un'economia davvero sostenibile e che non lasci indietro nessuno.

Facciamo allora il punto sull'agenda delle priorità visto dal mondo del Terzo settore italiano.

Apertura di un cantiere per la definizione dei Livelli essenziali (LEP): previsti dalla Costituzione e mai attuati, sono indispensabili per pianificare le politiche in tempi ordinari, per orientare le scelte in modo rapido nei tempi di emergenza, per realizzare innovazione nei servizi sociali e costruire un federalismo di qualità. Cabina di Regia a settembre per fare il punto sui provvedimenti attuativi della Riforma del Terzo Settore, a partire dal decreto attività diverse (art.6), decreto raccolta fondi (art.7), autorizzazione UE sulla fiscalità, attività di controllo sulle imprese sociali, interpretazione norme fiscali (art. 79), con un calendario definito per arrivare al completamento attuativo della riforma entro la fine dell'anno. Varo di un piano pluriennale per il rafforzamento dell'economia sociale italiana con misure ad hoc per l'innovazione di associazionismo e volontariato e per sostenere capitalizzazione e innovazione nelle imprese sociali. L'economia sociale può essere volano di sviluppo economico, sociale e occupazionale, come dimostrano i dati di trend rilevati dall'Istat pre-covid, che evidenziano come il non profit rappresenti l'unico settore dell'economia nazionale con dati di crescita interessanti dal 2008 ad oggi. Un ruolo che l'economia sociale ha avuto negli anni post crisi finanziaria, e che può avere ancora oggi, per la ripresa sociale ed economica del paese dalle conseguenze dell'emergenza sanitaria. La rete di Protezione Sociale: serve un piano pluriennale per sostenere - a partire dalle buone pratiche maturate in alcuni territori durante l'emergenza - il coordinamento territoriale e nazionale dell'azione degli enti di Terzo settore in una piattaforma integrata che consenta di valorizzare al meglio il ruolo sociale di queste organizzazioni e la loro interazione con le istituzioni pubbliche e private delle comunità anche in tempi di emergenza, nei quali è necessario poter costruire in modo rapido risposte convergenti, efficaci e tempestive.

Quattro punti e molto lavoro da fare: il proseguimento del dialogo aperto con il governo in occasione degli Stati generali. 

Claudia Fiaschi

A seguire la risposta di Elisabetta Soglio
Cara Claudia,
con questo numero Buone Notizie interrompe per la pausa estiva le sue pubblicazioni e torneremo in edicola il primo settembre.Ma la nostra attenzione resta alta e ci fa piacere salutarci con questa agenda per la ripartenza che chiama in causa il Governo e che deve tenere concentrate e unite le reti  di Terzo settore.
Si preannuncia un autunno difficile di ripresa in cui gli enti del non profit saranno chiamati a gestire nuove emergenze sociali. Buone Notizie continuerà a stare al tuo fianco e al fianco dei mondi e delle persone che rappresenti, perché siamo convinti che l’impresa del bene vada sostenuta, tutelata e valorizzata sempre di più.

Intanto, buone vacanze a tutti.