All’articolo 104 del D.L. n. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio), in corso di conversione in legge, il Governo, tra le altre misure, ha previsto per il Fondo nazionale istituito dalla Legge n. 112/2016 per le persone prive del sostegno familiare (ossia per il c.d. “durante noi, dopo di noi”) un incremento di ulteriori 20 milioni di euro per l’anno 2020, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 per potenziare le previste misure previste dalla legge del 2016.  

 

Nella relazione illustrativa del suddetto decreto a tal fine si specifica che: “Le risorse del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare sono aggiuntive rispetto a quelle già destinate alle prestazioni e ai servizi a favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare da parte delle Regioni, nonché da parte delle autonomie locali. … (omissis) … In questo quadro, appare, dunque, evidente la necessità di aumentare ulteriormente per l’anno 2020 il Fondo a causa dei complessivi maggiori oneri e costi, che derivano con riferimento alla tutela delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare in considerazione della emergenza da Covid 19, in quanto le prossime fasi di c.d. convivenza con il virus rendono ancora più urgente l'adozione, tra l'altro, di forme di c.d. deistituzionalizzazione e di interventi di supporto alla domiciliarità, nonché di maggiore attitudine alla vita autonoma quotidiana, volte a ridurre, in ambienti domestici e alloggiativi adeguati, i rischi di contagio delle persone con disabilità grave, già fisiologicamente più esposte.

Pertanto, appare chiaro che il legislatore con tali risorse fornisce una precisa indicazione a Regioni ed Enti Locali anche sulle finalità del loro utilizzo.

 

La Fondazione Nazionale Anffas “Dopo di noi”, da sempre impegnata sul tema, ma anche sul monitoraggio e sulla corretta applicazione della legge n. 112/2016, esprime soddisfazione per l’attenzione che il Governo ha voluto porre a tale importante tema ed auspica che IL Parlamento, non solo la confermi, ma ne aumenti la dotazione.

 

A tal fine è importante rilevare che nella Relazione Illustrativa del nuovo provvedimento è espressamente richiamata la previsione, già presente nella Legge n. 112/2016, secondo la quale tali risorse siano da considerarsi aggiuntive a quelle che le Regioni e gli Enti Locali devono rendere disponibili, nonché il richiamo, nella medesima Relazione, alla priorità per i percorsi di deistituzionalizzazione e al sostegno per quelle strutture che a causa del coronavirus saranno chiamate a dover sopportare inevitabili ulteriori costi.

 

Allo stesso tempo la Fondazione esprime preoccupazione per i ritardi fin qui accumulatisi nella corretta, puntuale ed omogenea applicazione della suddetta legge che ha comportato enormi difficoltà da parte delle famiglie e delle associazioni a poter concretamente godere dei suoi benefici e che, anzi, in molti casi, ha finito con il dissuadere le iniziative di associazioni e famiglie per le troppe complicazioni burocratiche frapposte dalle varie Amministrazioni preposte.

 

La Fondazione ritiene, invece, che, oggi più che mai, anche a fronte della terribile esperienza vissuta col coronavirus, la legge n. 112/2016, unitamente ad altre analoghe preesistenti norme, presenta un’occasione imperdibile per abbandonare definitivamente una logica di residenzialità fatta di grandi numeri, di istituti e di luoghi segreganti in favore di soluzioni, che come previsto dalla legge n. 112 riproducano il più possibile la casa ed il contesto familiare di origine, garantendo ad ognuno il proprio diritto fondamentale di poter scegliere, dove, come e con chi vivere, anche se con adeguati sostegni, pure ad elevata ed elevatissima intensità.

 

L’auspicio quindi della Fondazione è che queste ennesime risorse si uniscano a quelle precedentemente disponibili ed ancora non spese, nonché a quelle messe a disposizione da Regioni, Enti Locali ed anche da famiglie, da enti del terzo settore e da privati.  Soprattutto l’auspicio è che tali risorse non vadano ad essere disperse con interventi spot o di scarsa efficacia, ma si dia corretta applicazione alla legge 112 e al suo piano applicativo, partendo dalla corretta redazione del progetto individuale di vita redatto ai sensi e per gli effetti dell’articolo 14 della Legge n. 328/00.

 

Sarebbe auspicabile che a tutto ciò finalmente si accompagnasse anche la prevista campagna informativa a cura della Presidenza del Consiglio da mettere in atto anche sugli strumenti di protezione e destinazione del patrimonio e di protezione giuridica.

 

Fondazione, unitamente ad Anffas Nazionale, per garantire la migliore conoscenza ed applicazione della legge sta portando avanti uno specifico progetto denominato “Liberi di scegliere… dove e con chi vivere”, i cui contenuti sono consultabili sul sito di Anffas cliccando qui