Domani, 29 aprile, alle ore 20,00 scade il termine per la presentazione da parte dei componenti della 7^ Commissione Istruzione del Senato degli emendamenti al D.L. n. 22/2020, contenenti “Misure urgenti sulla regolare conclusione e l'ordinato avvio dell'anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato”.

Il Senato ha però prima voluto attivare una serie di audizioni informali con gli enti maggiormente rappresentativi sul tema onde raccogliere osservazioni in videoconferenza oltre che eventuali memorie. Nel novero di tali audizioni è stata audita anche la FISH (Federazione Italiana Superamento per l’Handicap), cui Anffas aderisce e con la quale ha concertato i temi da porre all’attenzione della Commissione Parlamentare (il video con l’intervento di Fish, dal minuto 2:24:30, è disponibile qui) ed ha fattivamente collaborato nella stesura della Memoria (scaricabile qui), nella certezza che Anffas e la Federazione avrebbero potuto dare un proprio significativo apporto al miglioramento delle dinamiche attuali e future rispetto all’inclusione scolastica per gli alunni con disabilità e attraverso questa al miglioramento complessivo del sistema Scuola.

 

Non potevamo come Anffas non farci portavoce, specie in questo periodo di maggior rischio di isolamento, segregazione e meno opportunità, dei circa 250.000 alunni con disabilità che frequentano le scuole di ogni ordine e grado e delle loro famiglie.  

Quelle famiglie che, purtroppo, con la sospensione delle lezione in presenza, hanno visto attivare con gravissimo ritardo, in alcuni casi non ancora, degli interventi di didattica a distanza per i loro figli con disabilità, spesso tra l’altro non supportati più, anche in alcuni casi per colpevole incapacità delle Amministrazioni Locali, dall’assistente specialistico all’autonomia e la comunicazione che, invece, fino a poche settimane fa li seguiva a scuola.

Quelle famiglie che hanno anche registrato incapacità di riprogrammare gli interventi a distanza anche per i propri figli con disabilità, essendo mancata anche da parte degli insegnanti curriculari e degli insegnanti di sostegno un’attività di coordinamento e di impulso congiunto proprio per gli alunni con disabilità, laddove si sarebbero dovute ricercare anche alleanze con le famiglie e coordinamento e collaborazione con l’assistente specialistica all’autonomia e la comunicazione, evitando interventi estemporanei e, da parte di alcuni, di assoluta delega verso altre figure professionali.

Quelle famiglie che hanno registrato lo scarso utilizzo di materiali digitale per i propri figli con disabilità, semmai in comunicazione aumentativa e linguaggio facilitato “easy to read”, non essendosi trasformate semmai le schede cartacee in prodotto digitale, anche a cura dei Centri di Supporto Territoriale.

Quelle famiglie che vivono con angoscia il rischio che tale periodo si allunghi determinando il definitivo isolamento dei propri figli, se non messi in condizione di partecipare con pari opportunità ad una lezione virtuale ed essere supportati da tutta l’equipe scolastica, con la chiara conseguenza della condanna a non poter fruire più del proprio diritto allo studio.

Quelle famiglie che non vanno alla caccia di una promozione, ma di una giusta valutazione degli obiettivi raggiunti nel corso del presente anno scolastico, onde poter programmare con cognizione anche i successivi step del percorso di crescita personale ed educativa dei loro figli.

 

Tutto ciò soprattuto nell’ottica anche di pensare da subito l’avvio del nuovo anno scolastico, evitando che si perpetuino situazioni discriminanti ed interventi poco efficaci ed efficienti per il percorso di crescita degli alunni con disabilità. Perciò Anffas, insieme a Fish, ha ritenuto di proporre degli emendamenti che non soltanto rafforzino le modalità di verifica finale dell’anno scolastico (anche qui secondo le specifiche modalità già previste per la specificità degli alunni con disabilità in base al loro personale PEI) e di svolgimento degli esami conclusivi del primo e del secondo ciclo, ma che nello specifico ricordino che:

1) la didattica a distanza deve essere garantita in pari condizioni di opportunità con gli altri compagni di classe;

2) la didattica a distanza non può non prescindere dal coordinamento di tutti gli insegnanti curriculari, di quello di sostegno e dell’assistente specialistico per l’autonomia e la comunicazione;

3) mai come in questo momento occorre avere una figura di riferimento come l’assistente specialistico per l’autonomia e la comunicazione anche per supportare l’alunno a comunicare ed interagire proprio attraverso lo strumento tecnologico, attraverso un intervento individuale domiciliare, essendo solo comprovate esigenze ben determinate nella rivisitazione del PEI, derogare a tale tipologia di supporto con uno da remoto;

4) occorre così come pensare agli scrutini anche all’incontro di fine anno del gruppo operativo scolastico per l’inclusione di ciascuna classe in cui vi è un alunno con disabilità onde appunto verificare il raggiungimento, totale o parziale, degli obiettivi del PEI di quest’anno, onde meglio strutturare il PEI per l’anno prossimo, che si ricorda, in ogni caso, va delineato entro il 30 giugno, onde poter predisporre anche tutte le risorse umane professionali e tecnologiche di sostegno e di supporto che serviranno per il prossimo anno.

 

Vi sono infine almeno altri due aspetti che non vanno sottovalutati:

- gli alunni immunodepressi potrebbero ancora per tanto tempo non poter essere nelle condizioni di salute di riprendere le lezioni in presenza, onde non correre il rischio di infezioni e quindi continuare a ragionare di didattica a distanza serve anche per un futuro non solo prossimo;

l’attivazione dei sostegni e supporti per gli alunni con disabilità è legata alla presenza di una certificazione ex lege n. 104/1992 e (ancora per poco, prima del nuovo profilo di funzionamento) della diagnosi funzionale, ma c’è chi inizierà nel prossimo anno la scuola e non è ancora riuscito a farle redigere, vista la sospensione delle attività mediche di équipe volte a rilasciarle; così come c’è chi ha tali certificazioni, perché già entrato nel percorso scolastico, ma che rischia di vederle venire a scadenza proprio in questo periodo di emergenza; in tal caso agli alunni con disabilità si priverebbe qualsiasi supporto.  

 

Il Presidente Nazionale di Anffas, Roberto Speziale, ha commentato: “Un provvedimento che può sembrare solo di mera riorganizzazione della ripresa del servizio scolastico presenta tantissime implicazioni, per la specificità del nostro sistema di inclusione scolastica, che non possono assolutamente essere dimenticate, anzi valorizzate”. “Piuttosto – continua Speziale – potremmo semmai partendo da tale esperienza anche cogliere l’occasione per definire finalmente la didattica distanza nell’istruzione domiciliare che vede coinvolti centinaia di alunni ogni anno? Le sfide che lanciamo sono importanti, ma sicuramente ormai doverose e non più procrastinabili”.