Fonte www.superando.it - *"Care sorelle con disabilità in Europa e care donne del movimento europeo per la disabilità, la crisi causata dal coronavirus ha portato le autorità di molti Paesi ad adottare misure drastiche, applicando l’isolamento forzato per controllare la diffusione e gestire e rafforzare drasticamente la capacità sanitaria e le misure economiche. Si tratta di misure mai viste prima: non abbiamo mai pensato che si sarebbe arrivato a questo.

Come EDF [Forum Europeo sulla Disabilità, N.d.R.] siamo orgogliosi degli sforzi del movimento europeo per la disabilità e dei nostri partner nell’aiuto umanitario ad altre organizzazioni per i diritti umani. Lavoriamo tutti instancabilmente per garantire che politici e autorità nazionali ed europee siano consapevoli di come il Covid-19 abbia improvvisamente reso le persone con disabilità e le nostre famiglie ancora più vulnerabili. Dobbiamo assicurarci che le stesse autorità nazionali, europee e locali ci prendano in considerazione. Grazie a tutti! Ce la faremo!

Oggi, più che mai, penso alle molte donne e ragazze con disabilità che subiscono violenza domestica e sessuale a causa delle crescenti tensioni nelle loro case.

Sto pensando alle donne che si prendono cura dei parenti (quasi sempre madri), che sono confinate nelle loro case e soffrono di ansia perché sono sovraccariche di compiti a causa della cancellazione dei servizi sociali. Sto pensando alle donne anziane con disabilità, da anni istituzionalizzate nelle case e nei manicomi, isolate e ignorate. In breve, sto pensando al prezzo che le donne pagano e pagheranno durante e dopo questa pandemia globale e, soprattutto, alle donne con disabilità e a quelle che si prendono cura di parenti con disabilità. I nostri sforzi devono concentrarsi anche su tutte loro.

Il 17 marzo scorso, UN Women [l’Ente delle Nazioni Unite per l’Uguaglianza di Genere e l’Empowerment Femminile, N.d.R.] ha pubblicato il documento Covid-19 in America Latina e Caraibi: come integrare le donne e l’uguaglianza di genere nella gestione della risposta alla crisi (disponibile in lingua inglese e spagnola).

Esso esamina l’impatto del coronavirus sulla violenza contro donne e ragazze. Avverte del maggior rischio di cadere vittime della violenza domestica durante un contesto di emergenza come questo. Sottolinea che i sopravvissuti alla violenza «possono affrontare ulteriori ostacoli per fuggire da situazioni violente o per accedere a ordini protettivi o servizi essenziali che possono salvare vite umane a causa di fattori come il blocco o la quarantena». Evidenzia inoltre che «l’impatto economico della pandemia può creare ulteriori barriere per lasciare una situazione domestica violenta e creare maggiori rischi di sfruttamento sessuale».

Sono delusa dal fatto che l’unico riferimento di UN Women alla disabilità sia quello ai caregiver, il cui ruolo nella gestione di questa crisi è certamente cruciale; e tuttavia, dove si trova il 19,2% della popolazione femminile totale? Dove sono le donne e le ragazze con disabilità?

Come Comitato Donne dell’EDF, proponiamo alcune linee guida rivolte in particolare alle organizzazioni che tutelano i diritti delle persone con disabilità, per incorporare passaggi differenziati per genere per donne e ragazze con disabilità e per le donne che si prendono cura di parenti con disabilità nel proprio lavoro."

*Ana Peláez Narváez, vicepresidente del Forum Europeo sulla Disabilità

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