Fonte Gazzetta del Mezzogiorno - L'introduzione di ticket per l'assistenza ambulatoriale e specialistica e per i codici bianchi al pronto soccorso, che dovrebbe scattare da lunedì prossimo, non rappresentano una novità per l'Italia. Nel 2007 la Finanziaria del governo Prodi aveva infatti previsto che ogni anno dovesse scattare un ritocco al rialzo dei costi legati alla specialistica: ad oggi, però, si è sempre trovata una copertura finanziaria.

Sui ticket sul pronto soccorso, invece, si è intervenuti ben prima: le Regioni, in quest'ambito, hanno sempre proceduto a «macchia di leopardo» , e si può parlare di una «giungla» dei ticket con situazioni estremamente differenziate.

Ecco il quadro:

ASSISTENZA AMBULATORIALE - Il ticket sull'assistenza specialistica ambulatoriale che dovrebbe scattare da lunedì (10 euro in più per ogni prestazione) stava per essere introdotto già nel 2007, con la Finanziaria del governo Prodi. Fu poi annullato dal Senato in sede di conversione del decreto, «costando» circa 511 milioni di euro per la cui copertura furono utilizzati 100 milioni del fondo dei debiti pregressi e 411 milioni del fondo di rotazione per le politiche comunitarie. Il ticket sulla specialistica, in realtà, è una norma, prevista appunto dalla Finanziaria 2007, che scatta ogni primo gennaio in assenza di risorse alternative. La copertura fu trovata anche nel 2008, 2009 e 2010 ed anche quest'anno.

La compartecipazione alla spesa per le visite specialistiche, secondo l'ultimo rapporto realizzato dall'Agenas (l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), è prevista da tutte le regioni, con un importo massimo del ticket per ricetta fissato a livello nazionale a 36,15 euro. Importo modificato dalla Calabria (45 euro), dalla Sardegna (46 euro) e dalla Campania, in cui è previsto il pagamento di un ulteriore quota fissa pari a 10 euro. In regioni come Lazio e Molise, poi, sono previste ulteriori quote in base a specifiche prestazioni. Per determinate fasce di popolazione, di patologie e reddito è prevista l'esenzione.

PRONTO SOCCORSO - Diversa, e ancora più complicata, la «storia» del ticket - pari a 25 euro - per le visite in pronto soccorso in codice bianco, che dovrebbe scattare sempre da lunedì prossimo. Anche questa misura era prevista dalla Finanziaria 2007, peraltro prima della Manovra 2007, 12 regioni applicavano già il ticket.

Di fatto il ticket non è mai stato revocato, e «per questo la sua introduzione nella manovra - spiega Francesca Moccia, coordinatrice del Tribunale dei diritti del malato - non rappresenta nulla di nuovo». Ad oggi, secondo i dati diffusi da Agenas, solo la Basilicata non lo applica, mentre la Campania lo ha raddoppiato rispetto a un anno fa.

Tra le regioni, in particolare, c'è chi applica solo la quota fissa, c'è chi fa pagare anche altre prestazioni (diagnostiche di laboratorio, strumentali o altre terapie) e chi mette il ticket anche sui codici verdi. Nel dettaglio alcune Regioni (Piemonte, Val d'Aosta, Lombardia, Provincia Autonoma di Trento, Umbria, Marche, Abruzzo, Lazio, Molise, Sicilia e Sardegna) hanno previsto solo l'applicazione della quota fissa nazionale, 25 euro per l'appunto, mentre nella Provincia autonoma di Bolzano e in Campania la quota fissa è il doppio: 50 euro.

In Veneto, Friuli Venezia Giulia, Provincia Autonoma Bolzano, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Puglia, Calabria, oltre al pagamento della quota fissa, il cittadino compartecipa alla spesa anche per eventuali prestazioni diagnostiche di laboratorio, strumentali o altre terapie erogate in concomitanza con la visita al Pronto Soccorso.

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14 luglio 2011