Fonte Europen Disability Forum - È stata un successo la conferenza internazionale organizzata il 3 e 4 ottobre u.s. sulla protezione delle persone con disabilità durante i conflitti armati. Obiettivo dell'evento era esplorare l'adattamento tra il diritto internazionale umanitario (IHL) e la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UN CRPD) e la sua rilevanza per le operazioni della NATO e ha offerto un'opportunità unica per riflettere su un'agenda futura per la protezione dei civili con disabilità durante i conflitti armati, dato che, nonostante vi siano degli obblighi generali di protezione civile ai sensi del diritto internazionale umanitario (IHL)che riguardano anche le persone con disabilità, questo è stato un campo generalmente trascurato. 

L'EDF (che ha organizzato l'evento con l'USICD, il Consiglio internazionale delle disabilità degli Stati Uniti e LUMOS, Protezione dei bambini. Fornitura di soluzioni) è stato rappresentanto dai membri del Consiglio Luisella Bosisio Fazzi e Giampiero Griffo, invitati a presentare alcune esperienze sulla protezione e l'inclusione delle persone con disabilità nelle situazioni di risposta alle emergenze. La CRPD delle Nazioni Unite ha affrontato "Situazioni di rischio ed emergenze umanitarie" nel suo articolo 11, da una prospettiva umanitaria a un approccio basato sui diritti umani. In questo contesto, le persone con disabilità e in particolare le loro organizzazioni rappresentative (RPD) diventano partecipanti attivi e non sono più oggetto di interventi. Tutti gli accordi internazionali delle Nazioni Unite in questo campo (quadro di Sendai per la riduzione del rischio di catastrofi, il patto globale sui rifugiati, le linee guida dello IASC sull'inclusione delle persone con disabilità nell'azione umanitaria) sottolineano il coinvolgimento delle Organizzazioni delle Persone con Disabilità in tutte le attività relative alla gestione delle situazioni di emergenza.

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