Fonte www.vita.it - Il decreto Inclusione è legge ed entrerà in vigore il prossimo 12 settembre. È stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale (28 agosto 2018) il decreto legislativo n. 96 del 7 agosto 2019 che va a modificare il celeberrimo decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66 per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità. Una serie di decreti messi in moto dalla legge sulla Buona Scuola, che dava delega al governo a intervenire su vari temi, fra cui appunto l’inclusione scolastica. Fra le novità, il fatto che all'interno del Gruppo di lavoro operativo è assicurata la partecipazione attiva degli studenti con disabilità, nel rispetto del principio di autodeterminazione e che la possibilità di riconfermare sulla stessa cattedra l’insegnante di sostegno con incarico a tempo determinato, in nome della continuità didattica, stante l’interesse dell’alunno e l’eventuale richiesta della famiglia, vale solo per i docenti che hanno titolo di specializzazione per il sostegno «di cui all'articolo 12». L’assegnazione delle ore di sostegno verrà decisa d’intesa con le famiglie e il Piano didattico individualizzato guarderà alle caratteristiche del singolo studente. Qui il testo completo e sotto tutte le news di approfondimento sul tema.

L’idea di fondo della delega era quella di migliorare ulteriormente l’inclusione scolastica, nella direzione indicata dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Il primo decreto aveva deluso un po’ tutti, questo nuovo correttivo ha ricevuto sia lodi che critiche: Salvatore Giuliano, sottosegretario al MIUR e dirigente scolastico, aveva definito il decreto “una rivoluzione copernicana. Ovviamente si apre ora la fase due, quella necessaria a rendere operative le disposizioni, scrivendone i decreti attuativi: cosa che dovrà fare il nuovo Governo. Nel mezzo della crisi, Salvatore Giuliano, sottosegretario al MIUR, sulla Gazzetta del Mezzogiorno aveva lanciato l’allarme: «mancano le misure di accompagnamento, cioè la formazione del personale scolastico alla luce del profondo rinnovamento del piano educativo individualizzato. Non sono partiti i gruppi territoriali per l’inclusione che prevedevano l’esonero della docenza per circa 450 insegnanti, gli “esperti” che avrebbero dovuto aiutare le scuole a elaborare il piano di inclusione degli alunni. Mancava pochissimo per organizzare tutto prima dell’inizio dell’anno scolastico».