Tratto da www.politichesociali.it - La Presidenza Ungherese del Consiglio dell'Unione Europea ha posto tra le sue priorità i temi della famiglia , in particolare in relazione agli strumenti per affrontare le sfide demografiche del futuro e per promuovere la conciliazione tra vita familiare e professionale.

In tale contesto, si segnalano i lavori della Conferenza su "L'impatto della conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa sulle dinamiche demografiche ", tenutasi a Budapest dal 28 al 29 marzo 2011 e l'incontro dei ministri della famiglia, svoltasi a Gödöllő il 1 aprile 2011.

I lavori della Conferenza hanno messo l'accento sul progressivo invecchiamento della popolazione europea, sul calo delle nascite, sulla migrazione e sulle conseguenze che tali questioni comportano sul piano economico e sociale in ambito europeo.

Un'attenzione particolare è stata dedicata alle trasformazioni che negli ultimi decenni hanno interessato la natura stessa della famiglia, sui fenomeni di mobilità in corso e sulla crescita progressiva della generazione "sandwich", stretta tra le attività di cura dei minori e di assistenza agli anziani.

Il dibattito ha messo in evidenza la necessità di un approccio trasversale all'analisi dell'evoluzione dei nuclei familiari, in relazione all'esigenza sempre più pressante di politiche "comuni" per la famiglia, difficili da definire in un contesto eterogeneo ma per questo ancor più indispensabili, da correlare non solo agli andamenti del tasso di natalità, ma anche al bisogno di riduzione della povertà familiare, allo sviluppo delle politiche di genere e di quelle a supporto della crescita dei minori.

La disponibilità di servizi, quantitativamente e qualitativamente soddisfacenti, sarà solo uno dei fronti su cui operare, posto che il vero cambiamento di cui si avverte complessivamente un diffuso bisogno è quello che comporterà un ri-orientamento culturale rispetto al ruolo socialmente riconosciuto ai carichi di cura familiare, alla loro equa ripartizione e al maggior coinvolgimento dei padri.

In proposito, numerosi relatori hanno sottolineato il fatto che, all'interno di un simile panorama, le politiche di conciliazione non devono più connotarsi come argomento di prevalente interesse femminile e al contempo non devono più riguardare solo i minori, posto che a partire dal 2050 saranno gli anziani ad avere più bisogno di cure dei figli e sarà fondamentale soddisfare l'esigenza di recuperare "tempo" per le attività di cura.

La conferenza si è chiusa con una forte sottolineatura dell'esigenza di stimolare, ad ogni livello di governo, l'attenzione nei confronti delle tematiche connesse all'ambito familiare, muovendo dal presupposto che in questo specifico settore il ruolo della capacità di coordinamento delle istituzioni europee potrà rivelarsi, nel prossimo futuro, sempre più determinante.

A prosieguo dell'analisi dei temi suddetti, il 1 aprile si è tenuta a Gödöllő, nei pressi di Budapest, la riunione informale dei Ministri della famiglia sul "Futuro delle Famiglie in Europa e sulle politiche familiari nel contesto europeo ". Per l'Italia è intervenuto il Sottosegretario della presidenza del Consiglio con delega alla famiglia, sen. Carlo Giovanardi.

I lavori sono stati aperti dal primo ministro ungherese, Viktor Orbàn che ha sottolineato con vigore il carattere prioritario del tema del rafforzamento delle politiche familiari e della conciliazione tra famiglia e lavoro, sottolineandone l'urgenza in relazione ai profili demografici e ai bassi tassi di natalità in Europa, anche in un'ottica di competitività europea.

Sui temi suddetti i ministri intervenuti, presentando i principali interventi a livello nazionale, hanno condiviso l'urgenza di soluzioni diversificate per affrontare il calo demografico, nella consapevolezza che vanno salvaguardate le scelte personali delle coppie e che lo Stato deve creare tuttavia le migliori condizioni a sostegno della natalità, della conciliazione e della parità dei generi.

Si è anche invocato un ruolo attivo dell'Unione Europea in chiave di scambio di buone pratiche, richiamando altresì l'esempio del metodo di coordinamento aperto. In proposito il Commissario Europeo, László Andor, ha sottolineato, il ruolo e le azioni dell'UE in questi ultimi anni e il futuro impegno, in particolare nel quadro della strategia Europa 2020 in relazione all'aumento dell'occupazione femminile e in riferimento alla Piattaforma contro la povertà e l'esclusione sociale, al fine di combattere la povertà infantile e sostenere le famiglie più svantaggiate.

Il Sottosegretario Carlo Giovanardi, ha salutato con entusiasmo l'iniziativa della presidenza ungherese e, illustrando l'impegno del Governo italiano, in chiave di sostegno alla famiglie e di misure specifiche messe in atto, ha sottolineato l'urgenza di varare il nostro piano della famiglia per mettere in campo tutte le buone pratiche e creare le condizioni migliori per modificare la tendenza ad una bassa natalità.

15 aprile 2011